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Ecco qui, fotografato pagina per pagina, il menù di un bar che sta proprio di fronte alla Basilica di San Clemente, a Roma, e che guarda caso si chiama i Clementini. L'ho immortalato perché è scritto in uno pseudo romanesco che mi è subito sembrato ridicolo. Come si fa a capire che non è italiano standard? Per prima cosa (pg 1) la preposizione di diventa de (misto de tera) e poi fate attenzione anche al lessico: il preciutto somiglia lontanamente al prosciutto. Altre considerazioni: nella pagina 2 c'è il famoso articolo maschile singolare romanesco, er (er pesce), e la spigola 'mbriaca (ubriaca) è una tipica elisione della prima sillaba che spesso caratterizza la parlata romanesca. La tajata de tonno (sempre a pg 2) è la tagliata ma si sa che i romani non pronunciano (né scrivono) la gli perché pare che non gli riesca bene.
Nella pagina 3 c'è inoltre un tipico suffisso romanesco che sostituisce l'italiano aio (verdularo). Non che si possa dire verdulaio però il lattaio a Roma è il lattaro. In questo menù ci sono altri esempi del suffisso aro, che a volte acquisisce un senso spregiativo (un cinematografaro è chi si occupa di cinema senza grandi pretese). Nella pagina 4, alla fine, compare un ausiliare, il verbo avere, nella forma avemo (invece di abbiamo).
Tra i dolci (pagina 5) c'è una crostata fatta con marmellata di arance e di visciole. Ma che frutta è? È probabilmente un geosinonimo, cioè un termine che si usa più spesso in una zona dell'Italia che in un'altra, anche se leggendo qui si deduce invece che visciola è un tipo di ciliegia amara (che però io chiamo di solito amarena). E per finire nella pagina 6 ci sono le bevande "da bevere" e non da bere. Bevere viene direttamente dal latino (come in spagnolo, del resto), invece in italiano la sillaba centrale è sparita. Il vino della casa è bono e non buono perché nel dialetto romanesco sparisce il dittongo uo (troviamo omo per uomo).
Sbizzarritevi a trovare termini ed espressioni romanesche nel menù, troverete la risposta nel commento oppure leggete il post del 2 agosto.
1 commento:
Pagina 1: ajo, ojo, sarcicetta, 'na noce de buro, staggione
2: pesciarolo
3: bieda, panza
4: er, cor, quann'è staggione, nun
6: acquarolo, tubbo, fojetta, baggiarola
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