Che cosa ha a che vedere Yayoi Kusama con l'Italia? Negli anni cinquanta rivestiva borse, scarpe, cappotti e vestiti con vari tipi di pasta corta. Queste opere poi prendevano il nome di macaroni handbag, macaroni shoe, macaroni coat, ecc. Bisognerebbe indagare su questa sua ossessione per i maccheroni. Fabriano Fabbri, sulle Dispense per il corso di Storia dell'arte del Secondo Novecento scrive:
"La compatibilità tra le due serie in fondo è scontata, cibo e sessualità sono entrambi processi ingestivi, di introiezione del mondo, ma anche dal punto di vista delle oscillazioni artistiche il ricorso al cibo si presenta, di nuovo, sotto il segno della ripetizione proliferante di pochi elementi di base, i vari maccheroni, tortiglioni,
rondelline e farfalle di grano duro."
Foto tratta da www.slate.com |
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