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martedì 2 agosto 2011

Pari montagna e dispari mare

Ecco lo spot istituzionale sul turismo in Calabria:


La Regione Calabria si è fatta pubblicità con uno spot che alcuni settori italiani non hanno gradito. I bronzi di Riace, i due bellissimi guerrieri recuperati sul fondo marino alcuni anni or sono giocano a morra, considerata un gioco d'azzardo. La morra è stata difatti vietata a causa delle frequenti risse che provocava. Per quanto riguarda il termine camorra, esso deriva dall'imposizione del pizzo sul gioco d'azzardo, appunto "ca a morra" (con la morra). I sostenitori dello spot  invece reputano che le due statue non giochino a  morra ma al più innocente "pari e dispari".
In questo articolo di Giovanni Lattanzi su Archeorivista troverete un parere negativo, così come in questo commento lasciato sotto il video pubblicato su youtube:
"Credo che questa pubblicità, sebbene molto bella e fantasiosa, non si renda conto dell'immagine negativa che la Calabria ha nel resto del mondo. Il fatto di dissacrare i bronzi di Riace, opere magnifiche e simboliche di un grande passato storico, il fatto di giocare a morra (dalla quale ricordo è derivato il temine "ca a morra" per effetto del finanziarsi imponendo un pizzo su questo gioco), l'uscire di soppiatto dei Bronzi, tutto rimanda ad un clima di illegalità e di vandalismo."(lelav).
Insomma, la polemica è servita...

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